Venceslao, Firenze, Vangelisti, 1704 (Vincislao)

 SCENA XVI
 
 Luogo magnifico con trono.
 
 CASIMIRO, LUCINDA, popoli e soldati
 
 LUCINDA
 
    Viva e regni Casimiro.
 Viva viva.
 
 CASIMIRO
 Duci, soldati, popoli, Lucinda, (Con spada alla mano)
 qual zelo v’arma? Qual furor vi muove?
1320Dunque in onta del padre
 vivrò più reo? Deh prima
 rendetemi i miei ceppi o questo ferro
 trafiggerammi. E tu datti alfin pace,
 mio solo amor, mio sol dolor, in questa
1325sorte mia disperata,
 raro esempio di fé, sposa adorata.
 LUCINDA
 
   Non mi dir d’amarmi più,
 anima senza fé, senza pietà.
 
    Tu amor per me non hai,
1330né tu l’avesti mai.
 Perché con me? Perché tant’empietà?