Venceslao, Firenze, Vangelisti, 1704 (Vincislao)

 SCENA XII
 
 VINCISLAO, poi ERENICE
 
 VINCISLAO
1245Importuno dover, quanto mi costi!
 ERENICE
 Vengo...
 VINCISLAO
                  Erenice, ad affrettar se vieni
 del reo figlio la pena,
 risparmia i voti. A te della vendetta
 debitor più non sono.
1250Il figlio condannato assolve il padre.
 ERENICE
 E te ne assolve ancora
 la pietà d’Erenice.
 Per me non veggia il regno
 la natura in tumulto,
1255la patria in armi, la pietà in esiglio.
 All’ombra d’Alessandro
 basti il mio pianto e ti ridono il figlio.
 VINCISLAO
 No, colla tua pietade io non m’assolvo.
 Se restano impunite,
1260passan le colpe in legge
 e non le teme il volgo,
 se l’esempio del re non le corregge.