Griselda, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA IX
 
 GRISELDA
 
 GRISELDA
 È deliquio di core
600o stanchezza di pianto
 quella ch’ora vi opprime, o mie pupille?
 Sonno non è, che quando è il cor doglioso
 non è vostro costume aver riposo. (Siede sul letto)
 
    Sonno, se pur sei sonno e non orrore,
605spargi d’onda funesta il ciglio mio.
 L’ombra tua mi è conforme; e so che al core
 forier vieni di mali e non d’obblio.
 
    Ma se a render tu vieni il mio dolore
 co’ spettri tuoi più spaventoso e rio,
610mostrami, e mi fia pena anche il riposo,
 più esangue il figlio o più crudel lo sposo. (Si addormenta)