Griselda, Venezia, Pasquali, 1744
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Copia
SCENA XV
OTONE ed ELPINO con EVERARDO.
OTONE
Non giovan le lusinghe;
gioveran le minacce. Elpin.
ELPINO
Signore.
OTONE
Sino ad altro mio cenno
380
custodisci il fanciullo. A me già diede
Gualtier gli ordini suoi.
ELPINO
Sai la mia fede.
(Si parte col fanciullo)
OTONE
Altra via con costei
s’ha da tentar, cor mio. Già la disegno.
Ciò che non può l’amor, vinca l’ingegno.
385
Farò quanto potrò,
per espugnarti un dì,
beltà tiranna.
Un cor, che viva in pene,
è fabbro del suo bene,
390
allor che inganna.
Il fine dell’atto primo