Griselda, Venezia, Niccolini, 1701

 SCENA VIII
 
 GUALTIERO e li suddetti
 
 GUALTIERO
 Griselda.
 COSTANZA
                    (Il re).
 ROBERTO
                                   (Son morto).
 GUALTIERO
 Perché tu d’ira accesa? E voi, bell’alme,
 perché confuse?
 GRISELDA
                                 (E dovrò dirlo?)
 GUALTIERO
                                                                 Esponi.
 GRISELDA
 Non mi astringer, ten priego,
1080a ridir ciò che vidi.
 GUALTIERO
                                      Elpin mel narri.
 Tu, se parli o se taci, ognor mi offendi.
 ELPINO
 Signore, il tutto in poche note intendi.
 COSTANZA
 (Non v’è più speme).
 ROBERTO
                                          (O sorte!)
 ELPINO
 Ardon Roberto e la real tua sposa
1085di scambievoli fiamme.
 I sospiri, gli amplessi
 udì, vide Griselda.
 GUALTIERO
 E perciò d’ira accesa?
 ELPINO
 Li minaccia, gli sgrida e a te scoprirne
1090giura il mal nato ardore.
 GRISELDA
 Elpin, mi risparmiasti un gran rossore.
 GUALTIERO
 Ben si vede che nata
 se’ fra’ boschi, o vil donna. E che? Ti trassi
 di là, perché tu adempia
1095di spia le parti o di ministra e serva?
 Obblia qual fosti e le tue leggi osserva.
 GRISELDA
 Quel zelo...
 GUALTIERO
                       Io non tel chiedo.
 GRISELDA
 Il rispetto...
 GUALTIERO
                         Lo devi
 a la regia consorte.
 GRISELDA
1100Il tuo onor...
 GUALTIERO
                          Se’ custode
 del marital mio letto?
 Che ti cal se Costanza
 abbia più d’un amante?
 Che divida il suo cor? Ch’ami a sua voglia
1105o Roberto o Gualtier?
 ELPINO
                                          N’ami anche cento,
 è vano il tuo travaglio; ei n’è contento.
 GUALTIERO
 Udisti.
 GRISELDA
                Udii.
 ROBERTO e COSTANZA
                            (Che sento?)
 GUALTIERO
 Ti sovvenga il suo grado.
 GRISELDA
                                               È di regina.
 GUALTIERO
 Il tuo uffizio.
 GRISELDA
                           È di ancella.
 GUALTIERO
1110E se talor per altri arder la miri...
 GRISELDA
 Cieche avrò le pupille.
 GUALTIERO
 Se sospirar la senti...
 GRISELDA
 Sordo l’udito.
 GUALTIERO
                            E se amorosa al seno
 fia che stringa Roberto,
1115che gli dia amplessi e baci,
 non trasgredir le leggi e servi e taci.
 GRISELDA
 L’altre tue leggi adempirò qual deggio,
 sofferendo e tacendo.
 (Affetti del mio sposo, io non v’intendo).
 
1120   Se amori ascolterò,
 se amplessi osserverò,
 saprò con alma forte
 o finger o tacer.
 
    Dirò che ottuso è ’l senso
1125e che bugiardo è ’l guardo;
 né avrò ne la mia sorte
 che cor per sostener.