Gl’inganni felici, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA VI
 
 CLISTENE ed AGARISTA; ARMIDORO in disparte
 
 CLISTENE
                               Godo vederti, o figlia,
 men torbida la fronte e più tranquille
 sotto il ciglio seren l’egre pupille.
 AGARISTA
585E pur non son contenta.
 CLISTENE
 Dello sposo Demetrio...
 AGARISTA
                                             (Infausto nome!)
 CLISTENE
 I molli vezzi ed il gentil sembiante
 vinceranno ogni doglia.
 AGARISTA
 (Mi riapri la piaga ancor grondante).
 CLISTENE
590Ma perché non sottentri
 a’ vicini diletti invido affanno,
 oggi a caccia regal meco verrai.
 AGARISTA
 (Mi proponi un piacer ch’io non curai).
 CLISTENE
 Oggi più t’orna il seno,
595più t’infiora le chiome e più pomposa
 rendi la tua beltà, che ben conviene
 fregio maggiore a dignità di sposa.
 
    Or che imeneo per te le faci accende,
 fa’ pur la tua beltà
600quanto più sai vezzosa.
 
    Pompa di lusso
 non si riprende
 in regia sposa.