Griselda, Venezia, Niccolini, 1701

 SCENA XI
 
 COSTANZA e GRISELDA che dorme
 
 COSTANZA
 Sola, se ben tu parti,
 non rimango, o Roberto. Anco entro a questa
 vil capanna... Che miro? (Vede Griselda che dorme)
 Donna su letto assisa e dorme e piange. (Se le accosta)
680Come in rustico ammanto
 volto ha gentil! Sento in mirarla un forte
 movimento de l’alma. Entro a le vene
 s’agita il sangue; il cor mi balza in petto.
 GRISELDA
 Vieni. (Dormendo )
 COSTANZA
                                      M’apre le braccia e al dolce amplesso
685il suo sonno m’invita,
 il mio cor mi consiglia.
 Non resisto più, no. (Corre ad abbracciarla)
 GRISELDA
                                        Diletta figlia. (Dormendo l’’abbraccia)
 Aimè! (Si risveglia)
 COSTANZA
                Non temer, ninfa.
 (Il più bel del suo volto aprì negli occhi).
 GRISELDA
690(Siete ben desti, o lumi?
 O tu, pensier, m’inganni?)
 COSTANZA
 (Come attenta mi osserva!)
 GRISELDA
                                                     (A l’aria, al volto
 la raffiguro; è dessa.
 Troppo nel cor restò l’immago impressa).
 COSTANZA
695Cessa di più stupirti.
 GRISELDA
                                         E qual destino
 ti trasse al rozzo albergo,
 donna real, che tal ti credo?
 COSTANZA
                                                     Io stanca
 dal seguir cacciatrice il re mio sposo,
 a riposar qui venni.
 GRISELDA
700Stanza è questa di duol, non di riposo.
 COSTANZA
 Prenderà ognor pietosa
 le tue sciagure a consolar Costanza.
 GRISELDA
 Tal è il tuo nome?
 COSTANZA
                                    Appunto.
 GRISELDA
 Costanza avea pur nome
705un’uccisa mia figlia.
 COSTANZA
 Povera madre.
 GRISELDA
                              È colpa
 del cor, se troppo chiedo. Ove nascesti?
 COSTANZA
 Dove vissi lo so, non dove nacqui.
 GRISELDA
 Il patrio suol?
 COSTANZA
                             M’è ignoto.
 GRISELDA
                                                    I genitori?
 COSTANZA
710Me li nasconde il cielo.
 GRISELDA
                                            E nulla hai certo
 de l’esser tuo?
 COSTANZA
                             Sol che di re son figlia.
 GRISELDA
 Chi ti allevò?
 COSTANZA
                           Corrado
 che ne la Puglia ha scettro.
 GRISELDA
 E ’l tuo sposo?
 COSTANZA
                             È Gualtiero
715che a la Sicilia impera.
 GRISELDA
 Ben ne sei degna. Ingannator mio sogno.
 (Penso in tenero laccio
 stringer la figlia e la rivale abbraccio).
 COSTANZA
 Qual sogno?
 GRISELDA
                          A me poc’anzi
720parea stringer dormendo
 l’uccisa figlia e ne piangea di gioia.
 COSTANZA
 O tu fossi la madre!...
 GRISELDA
 O tu la figlia fossi!,..
 COSTANZA
 Ch’io sospiro.
 GRISELDA
                            Ch’io sogno.
 COSTANZA
725Ma s’io di re son figlia...
 GRISELDA
 Ma se la uccise empio rigor di stella...
 COSTANZA
 Lo so, ninfa gentil...
 GRISELDA
 Lo so, sposa real...
 A DUE
                                    Tu non se’ quella.
 
    Non se’ quella e pure il core
730va dicendo: «Quella sei».
 
    Sul tuo volto io lieta miro...
 
 COSTANZA
 
 Quella madre che sospiro.
 
 GRISELDA
 
 Quella figlia che perdei.