Griselda, Venezia, Niccolini, 1701

 SCENA IX
 
 GRISELDA
 
 GRISELDA
 È deliquio di core
 o stanchezza di pianto
 quella ch’ora vi opprime, o mie pupille?
650Sonno non è, che quando è ’l cor doglioso
 non è vostro costume aver riposo. (Si asside sul letto)
 
    Sonno, se pur se’ sonno e non orrore,
 spargi d’onda funesta il ciglio mio.
 L’ombra tua m’è conforme; e so che al core
655forier vieni di mali e non obblio.
 
    Ah, se a render tu vieni il mio dolore
 co’ spettri tuoi più spaventoso e rio,
 mostrami, e mi fia pena anche il riposo,
 più esangue il figlio o più crudel lo sposo. (Si addormenta)