Griselda, Venezia, Niccolini, 1701

 SCENA XV
 
 OTONE ed ELPINO con EVERARDO.
 
 OTONE
 Non giovan le lusinghe;
 gioveran le minacce. Elpin.
 ELPINO
                                                    Signore.
 OTONE
405Sino ad altro mio cenno
 custodisci il fanciullo. A me già diede
 Gualtier gli ordini suoi.
 ELPINO
                                              Sai la mia fede. (Parte col fanciullo)
 OTONE
 Altra via con costei
 s’ha da tentar, cor mio. Già la disegno.
410Ciò che non può l’amor, vinca l’ingegno.
 
    Farò quanto potrò,
 per addolcirti un dì,
 beltà tiranna.
 
    Un cor, che viva in pene,
415è fabbro del suo bene,
 alor che inganna.
 
 Il fine dell’atto primo