Lucio Vero, Venezia, Pasquali, 1744
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Copia
SCENA XVI
LUCIO VERO e NISO
LUCIO VERO
850
Par che a ceder cominci
la superba beltà. Niso.
NISO
Mio augusto.
LUCIO VERO
D’Efeso vo’ che parta,
pria che termini il dì, Claudio e Lucilla.
Tu ne reca il comando.
NISO
855
Ubbidirò.
LUCIO VERO
Mel chiede
cura d’amore e gelosia di trono;
e poi felice io sono.
Lieti amori, purgate il mio petto
dagli affanni d’un vano timor.
860
E spargete d’un caro diletto
le speranze di un tenero cor.