Lucio Vero, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA PRIMA
 
 LUCIO VERO, BERENICE e seguito
 
 LUCIO VERO
 Berenice, è già tempo
 che dal duol tu riscuota
 l’anima abbandonata. Assai donasti
 di costanza e di pianto
5al tuo genio pudico, all’ombra illustre
 del tuo estinto amator né ancor tuo sposo.
 BERENICE
 Solo nel mio dolor sta il mio riposo. (Ad un cenno di Lucio Vero si allargano i rami industriosamente intrecciati e si scopre una mensa lautamente addobbata, seguendo una improvvisa illuminazione di tutta la scena)
 LUCIO VERO
 (Olà!) Vieni, o regina,
 vieni, o di questa pompa,
10di questo ciel fregio più raro, e a questa
 lauta mensa real meco ti assidi.
 BERENICE
 Siedo, augusto. (Si serva
 al destino di Roma e agli astri infidi).