Enone, Vienna, van Ghelen, 1729-1730

 SCENA II
 
 EGLE e PRIAMO
 
 EGLE
                              Se fosse
1125men grave la cagion, donde son mossa,
 non oserei di presentarmi, o sire,
 al tuo aspetto real, semplice ninfa,
 solo ai suoi boschi e a le sue greggi avvezza.
 PRIAMO
 Qual sei? Perché a me vieni? E che richiedi?
 EGLE
1130D’Agelao sono figlia. Egle è ’l mio nome.
 PRIAMO
 Figlia di fedel servo, a me sei cara.
 EGLE
 Pria che segua il mio dir, per lui t’imploro
 perdon.
 PRIAMO
                  Sol per chi è reo perdon si chiede.
 EGLE
 Tal egli è forse, se pietade è colpa.
 PRIAMO
1135In me svegli un timor. Fa’ ch’io t’intenda.
 EGLE
 Ad esser sei vicin misero e iniquo.
 PRIAMO
 Due gran mali ad un re, miseria e colpa.
 EGLE
 Ambo sfuggir potrai; ma dammi il padre.
 PRIAMO
 Te ne assicuro a sì gran prezzo. Parla.
 EGLE
1140In Paride tu uccidi un che è tuo figlio.
 PRIAMO
 Paride figlio mio? Sogni o vaneggi.
 EGLE
 Né sogno né vaneggio. Il ver ti dico.
 PRIAMO
 Non è mio figlio chi pastor qui nacque.
 EGLE
 Qui non ebbe il natal ma qui la vita.
 PRIAMO
1145Le fasce egli sortì da ignobil padre.
 EGLE
 Di’ da padre crudel che espor lo fece.
 PRIAMO
 Tal era il mio; ma ’l divorar le fiere.
 EGLE
 Le fiere men di te fur dispietate.
 Paride è ’l tuo Alessandro.
1150Del padre ecco il delitto, ecco il tuo ancora,
 se non rivochi la crudel sentenza.
 PRIAMO
 A me venga Agelao.
 EGLE
 Timida a lui m’ascondo,
 che tanto palesai geloso arcano.
 PRIAMO
1155Donde mossa a parlar?
 EGLE
                                             Per non vederti
 commetter crudeltà così esecranda.
 PRIAMO
 Quando e perché l’alto segreto il padre
 ti confidò?
 EGLE
                       Non so tacerti il vero.
 Atterrir volle un mio nascente affetto.
 PRIAMO
1160Ciò che zelo e pietà parea poc’anzi
 era dunque in te amor. Non arrossirne.
 EGLE
 Credine ciò che vuoi. Pari è tuo figlio.
 PRIAMO
 Priamo in affar sì grande
 facil non creda a giovanetta amante.
 EGLE
1165Agelao torrà i dubbi ai detti miei.
 Già parlò il mio dover. Tu padre sei.
 
    Pietosa o amante credimi;
 quegli è tuo sangue e meglio
 il cor ti parlerà.
 
1170   Contro di lui ti basti
 che usasti, padre barbaro,
 la prima crudeltà.