Enone, Vienna, van Ghelen, 1729-1730

 SCENA V
 
 EGLE ed EURIALO
 
 EURIALO
 Ben punito è Cleon...
 EGLE
                                         Né minor pena
 ad Eurialo si deve.
 EURIALO
                                     In che peccai?
 EGLE
960Ne la morte di Niso.
 EURIALO
 Cleon diede il consiglio.
 EGLE
                                              E tu la mano.
 EURIALO
 Un ingiusto comando
 non fa reo chi ubbidisce.
 EGLE
 Sol perché tu ubbidisti,
965Paride va a morir.
 EURIALO
                                    Che far potea?
 EGLE
 Tutto, il colpo impedir, campar l’amico
 e Paride con lui.
 EURIALO
 Senza espor la mia testa...
 EGLE
 Questo dovevi ancor.
 EURIALO
                                         Ma...
 EGLE
                                                     Non ascolto
970ragion. Paride salva e avrai perdono.
 EURIALO
 Se dato fosse rivocar da l’ombre
 quella di Niso...
 EGLE
                                Eh! Vanne.
 Lasciami in libertà sospiri e pianti.
 Tutti in odio or mi sono amori e amanti.
 EURIALO
 
975   Ora, occhi amabili, più mi piacete
 che in me volgete rai sì sdegnosi.
 
    Qual, s’aura l’agiti, fiamma più splende,
 tal la bell’ira, che in voi si accende,
 vi fa più fulgidi e più vezzosi.