Caio Fabbricio, Venezia, Pasquali, 1744 (Caio Fabbrizio)

 SCENA XVII
 
 FABBRIZIO con seguito di romani, poi TURIO e i suddetti
 
 FABBRIZIO
1570Nel da me condannato
 Volusio, o Pirro, il tuo giudizio assolvo.
 Nulla in ciò più mi resta
 d’arbitrio. In lui t’aggrada
 far la pena eseguir? Giusto sarai.
1575Rivocarla? Pietoso.
 Tra giustizia e clemenza,
 segui quel calle, ove il gran cor ti chiama.
 Da lunge a me la fama
 ne perverrà.
 PIRRO
                          Che? Tu partir? Si rende
1580qui al tuo merto ogni onor.
 FABBRIZIO
                                                   Roma mi attende.
 A lei tacerò Sestia;
 Volusio tacerò. Dirò che Pirro
 a difender si ostina
 Tarentini e Sanniti; a’ prigionieri
1585nega cambio e riscatto; e che a lui piace
 ingiusta guerra più che onesta pace.
 PIRRO
 Oh! S’uom sì grande ognor potessi al fianco...
 FABBRIZIO
 Qual io mi sia, tu non conosci appieno. (Fabbrizio prende in mano una carta)
 CINEA
 Che fia?
 FABBRIZIO
                   Non di nimici e non d’amici
1590sei buon giudice, o re. T’inganni in tutti.
 Leggi e vedrai che a torto (La dà a Pirro)
 fai guerra a’ buoni e ne’ malvagi hai fede.
 Né pensar già che amor di te mi spinga
 l’empie trame a svelarti. (Vien Turio col suo seguito)
1595Quel vero amor, che in nobil petto alligna,
 da me l’esige. Onta farebbe a Roma
 saper le insidie e te soffrirne oppresso;
 e crederia la terra
 che, dando braccio a iniquità sì enormi,
1600ne mancasse valor per farti guerra.
 PIRRO
 O perfidia! O virtù! Vil Turio! Ingrato (Dopo aver letto)
 popolo!
 TURIO
                 (Ah! Siam traditi).
 PIRRO
 Cinea, si vuol della mia morte in prezzo
 l’amicizia di Roma. A me s’appresta,
1605in mercé di perigli e di sudori,
 letal bevanda. Inorridisci; e leggi. (Dà la carta a Cinea)
 TURIO
 (O Ciel!)
 FABBRIZIO
                    Fé non si serba a’ traditori. (Verso Turio)
 PIRRO
 Se in mio favor fai tanto,
 nimico ancor, che mai faresti amico!
 FABBRIZIO
1610L’onesto oprar di chi ben opra è il fine.
 CINEA
 Mio re, sia tempo omai che generoso...
 PIRRO
 A me Sestia e Volusio. (Alle guardie)
 Sforzo ah quanto funesto al mio riposo!