Caio Fabbricio, Venezia, Pasquali, 1744 (Caio Fabbrizio)
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Copia
SCENA XIV
FABBRIZIO e VOLUSIO
FABBRIZIO
Qualche all’amor, qualche fiacchezza al sesso
dee perdonarsi.
VOLUSIO
Qual da Pirro schermo
resterà all’infelice?
FABBRIZIO
Il tuo esempio e il suo amore.
1535
Non temer.
VOLUSIO
Si consoli
della perdita mia.
FABBRIZIO
Cara a lei sempre
sarà la tua memoria.
VOLUSIO
Abbia per Pirro
odio al pari del mio.
FABBRIZIO
L’avrà qual deve
al nimico di Roma.
VOLUSIO
1540
E tu in Roma difendi
la gloria mia.
FABBRIZIO
Sapranno
e consoli e tribuni
che da forte cadesti e con la lode
de’ tuoi stessi nimici.
1545
Volusio, addio. Più che di Sestia il duolo,
mi strigne il cor la tua virtù. Te questa
accompagni alla tomba e fra’ tuoi vanti
allora avrai sin di Fabbrizio i pianti.