Caio Fabbricio, Venezia, Pasquali, 1744 (Caio Fabbrizio)

 SCENA X
 
 PIRRO e poi FABBRIZIO
 
 PIRRO
 Il romano orator? Venga. (Si leva) Ei vien forse
1365a pregar per Volusio.
 Nulla otterrà.
 FABBRIZIO
                            Re, per suo fato avverso
 o per folle consiglio,
 Volusio è in tuo poter. Sia che ti giovi
 crederlo delinquente o reo tel mostri
1370un certo audace giovanil trasporto,
 non aspettar che in suo favor m’adopri.
 S’ei n’è degno, abbia morte. Iniquo è al pari
 chi protegge le colpe e chi le assolve.
 Ma tu per esser giusto,
1375devi pria bilanciar demerto e pena;
 e non lasciar che da privato affetto
 peso a’ falli s’aggiunga e ne’ gastighi,
 più che severità, sdegno abbia parte.
 PIRRO
 Da molt’anni, o Fabbrizio,
1380sopra popoli ho scettro;
 e del regnar so le virtù e i doveri.
 FABBRIZIO
 Questa rendon giustizia
 più popoli al tuo nome ed io con loro.
 Ma l’amor proprio in certi casi un velo
1385ne distende sugli occhi
 che discerner gli oggetti
 non ne lascia quai sien.
 PIRRO
                                             Come? Volusio
 qui non venne a tentar, fino in mia stanza,
 l’eccidio mio? La sola idea, ch’ei n’ebbe,
1390lieve colpa a te sembra? A tali eccessi
 pena s’indugerà, per dar poi tempo
 che a maturezza iniquità li tragga?
 Eh, punir lui m’è forza
 o lasciar l’esser re.
 FABBRIZIO
                                    Dall’altrui rabbia
1395pur tua vita ei difese.
 PIRRO
 Per privarmene ei stesso.
 Ei nol seppe negar; né Sestia il tacque.
 FABBRIZIO
 E ben. Soffra il supplizio
 del mal ch’ei non ti fece;
1400e del ben, che ti fece, obblio ti prenda.
 Ah! Pirro, se in Volusio
 non trovassi il rival...
 PIRRO
                                         Basta. T’intendo.
 Il geloso amor mio fa che in Volusio
 il nimico mi finga e l’assassino.
1405Ricadrà in mia vergogna
 la già data sentenza. Orsù, da questa
 macchia il mio onor si terga.
 Si laceri il reo foglio; e tu che solo (Straccia la sentenza)
 la grand’alma spogliar puoi d’ogni affetto,
1410giudica tu Volusio. Io tel rimetto.
 FABBRIZIO
 Io giudice di lui?
 PIRRO
                                  Sì. Tu di Pirro
 sostien le veci. D’un roman sul fato,
 un romano decida.
 Ma giudicando rammentar ti dei
1415che il re d’Epiro e non Fabbrizio or sei.