Lucio Vero, Venezia, Niccolini, 1700
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Copia
SCENA XVI
LUCIO VERO e NISO
LUCIO VERO
Par che a ceder cominci
la superba beltà. Niso.
NISO
Mio augusto.
LUCIO VERO
D’Efeso vo’ che parta,
pria che termini il dì, Claudio e Lucilla.
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Tu ne reca il comando.
NISO
Ubbidirò.
LUCIO VERO
Mel chiede
cura d’amore e gelosia di trono.
E poi felice io sono.
Lieti amori, purgate il mio petto
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dagli affanni d’un vano timor.
E spargete d’un caro diletto
le speranze d’un tenero cuor.