Caio Fabbricio, Venezia, Pasquali, 1744 (Caio Fabbrizio)

 SCENA III
 
 PIRRO e poi CINEA
 
 PIRRO
 E fuggirmi poté? Poté tradirmi
 l’iniqua?... A che qui perdo
 i rimproveri e l’ire? Olà, custodi,
1140dietro l’indegna coppia...
 CINEA
                                                Il tuo prevenni
 regio voler. Per ogni parte intorno
 scorron legni e soldati.
 PIRRO
 Ah! Cinea, tal perfidia
 creduta avresti? I doni miei l’ingrata
1145in mio danno ha rivolti. Ella è fuggita.
 CINEA
 La figlia accusi e non condanni il padre?
 PIRRO
 Come?
 CINEA
                 Anch’egli a gran passi
 va sull’orme di lei.
 PIRRO
                                     Fabbrizio ancora
 fuggir? Perché? Qui nol rendean sicuro
1150la ragion delle genti? Il grado? E Pirro?
 Or va’; m’ostenta la virtù romana.
 Volusio ordisce inganni;
 Sestia manca alla fede
 e Fabbrizio a sé stesso, a Roma, a Pirro.