Caio Fabbricio, Venezia, Pasquali, 1744 (Caio Fabbrizio)

 SCENA PRIMA
 
 TURIO e BIRCENNA
 
 TURIO
 Venne a noi dalla Grecia
 tal rito, in cui si onora
 il canuto Saturno.
 BIRCENNA
 Costumanze festive!
 TURIO
                                        E pur con legge
565ingiustissima, Pirro
 le condanna e le annulla. Ah! Sostenerle
 d’onor sia impegno e di pietà, che in esse
 v’è la causa de’ numi,
 più di Roma possenti e più di Pirro.
 BIRCENNA
570Turio, l’ire sospendi,
 sinché appien si decida
 di Bircenna il destin. So ch’ella alfine
 trono e talamo avrà. Regina e sposa
 prenderà le tue parti. Il re qui in breve
575verrà. Tu mel dicesti.
 TURIO
                                          E che far pensi?
 BIRCENNA
 Rammentargli Bircenna e la sua fede.
 TURIO
 Con l’amante di Sestia un vano sforzo.
 BIRCENNA
 Ciò ch’io possa, non sai. Lasciami.
 TURIO
                                                                E poi?
 BIRCENNA
 A prender norma e legge
580vengano allor da’ miei gli affetti tuoi.
 TURIO
 
    Sì, mia diletta,
 verrò qual brami;
 vorrai vendetta?
 Per vendicarti.
585Vorrai affetti?
 Per adorarti.
 
    Se il cor, se l’opra
 gradisci ed ami,
 che bel servirti!
590Che dolce amarti!