Caio Fabbricio, Vienna, van Ghelen, 1729

 SCENA XVII
 
 FABBRICIO con seguito di romani, poi Turio e i suddetti
 
 FABBRICIO
 Nel da me condannato
 Volusio, o Pirro, il tuo giudicio assolvo.
 Nulla in ciò più mi resta
 di arbitrio. In lui ti aggrada
1570far la pena eseguir? Giusto sarai.
 Rivocarla? Pietoso.
 Tra giustizia e clemenza,
 segui quel calle, ove il gran cor ti chiama.
 Da lunge a me la fama
1575ne perverrà.
 PIRRO
                          Che? Tu partir? Si rende
 qui al tuo merto ogni onor.
 FABBRICIO
                                                   Roma mi attende.
 A lei tacerò Sestia;
 Volusio tacerò. Dirò che Pirro
 a difender si ostina
1580Tarentini e Sanniti, ai prigionieri
 nega cambio e riscatto e che a lui piace
 ingiusta guerra più che onesta pace.
 PIRRO
 Oh! Se uom sì grande ognor potessi al fianco...
 FABBRICIO
 Qual io mi sia, tu non conosci appieno. (Fabbricio prende in mano una carta)
 CINEA
1585Che fia?
 FABBRICIO
                   Non di nemici e non di amici
 sei buon giudice, o re. T’inganni in tutti.
 Leggi e vedrai che a torto (La dà a Pirro)
 fai guerra ai buoni e nei malvagi hai fede.
 Né pensar già che amor di te mi spinga
1590l’empie trame a svelarti. (Vien Turio col suo seguito)
 Quel vero amor, che in nobil petto alligna,
 da me l’esigge. Onta farebbe a Roma,
 saper le insidie e te soffrirne oppresso;
 e crederia la terra
1595che, dando braccio a iniquità sì enormi,
 ne mancasse valor per farti guerra.
 PIRRO
 O perfidia! O virtù! Vil Turio! Ingrato (Dopo aver letto)
 popolo!
 TURIO
                 Ah! Siam traditi. (Da sé)
 PIRRO
 Cinea, si vuol de la mia morte in prezzo
1600l’amicizia di Roma. A me si appresta,
 in mercé di perigli e di sudori,
 letal bevanda. Inorridisci; e leggi. (Dà la carta a Cinea)
 TURIO
 O Ciel! (Da sé)
 FABBRICIO
                  Fé non si serba ai traditori. (Verso Turio)
 PIRRO
 Se in mio favor fai tanto
1605nemico ancor, che mai faresti amico?
 FABBRICIO
 L’onesto oprar di chi ben opra è ’l fine.
 CINEA
 Mio re, sia tempo omai che generoso...
 PIRRO
 A me Sestia e Volusio. (Alle guardie)
 Sforzo, ah! quanto funesto al mio riposo!