Caio Fabbricio, Vienna, van Ghelen, 1729

 SCENA XIV
 
 FABBRICIO e VOLUSIO
 
 FABBRICIO
 Qualche a l’amor, qualche fiacchezza al sesso
 dee perdonarsi.
 VOLUSIO
                                Qual da Pirro schermo
 resterà a l’infelice?
 FABBRICIO
1530Il tuo esempio e ’l suo amore.
 Non temer.
 VOLUSIO
                        Si consoli
 de la perdita mia.
 FABBRICIO
                                    Cara a lei sempre
 ne sarà la memoria.
 VOLUSIO
                                       Abbia per Pirro
 odio al pari del mio.
 FABBRICIO
                                        L’avrà qual deve
1535al nemico di Roma.
 VOLUSIO
 E tu in Roma difendi
 la gloria mia.
 FABBRICIO
                           Sapranno
 e consoli e tribuni
 che da forte cadesti e con la lode
1540de’ tuoi stessi nemici.
 Volusio, addio. Più che di Sestia il duolo,
 mi strigne il cor la tua virtù. Te questa
 accompagni a la tomba e fra’ tuoi vanti
 alora avrai sin di Fabbricio i pianti.