Caio Fabbricio, Vienna, van Ghelen, 1729

 SCENA X
 
 PIRRO e poi FABBRICIO
 
 PIRRO
1360Il romano orator? Venga. Ei vien forse (Si leva)
 a pregar per Volusio.
 Nulla otterrà.
 FABBRICIO
                            Re, per suo fato avverso
 o per folle consiglio,
 Volusio è in tuo poter. Sia che ti giovi
1365crederlo delinquente o reo tel mostri
 un certo audace giovanil trasporto,
 non aspettar che in suo favor m’adopri.
 S’ei n’è degno, abbia morte. Iniquo è al pari
 chi protegge le colpe e chi le assolve.
1370Ma tu per esser giusto,
 devi pria bilanciar demerto e pena;
 e non lasciar che da privato affetto
 peso ai falli si aggiunga e nei gastighi,
 più che severità, sdegno abbia parte.
 PIRRO
1375Da molt’anni, o Fabbricio,
 su più popoli ho scettro;
 e del regnar so le virtù e i doveri.
 FABBRICIO
 Questa rendon giustizia
 più popoli al tuo nome ed io con loro.
1380Ma l’amor proprio in certi casi un velo
 ne distende sugli occhi
 che discerner gli oggetti
 non ne lascia quai son.
 PIRRO
                                            Come? Volusio
 qui non venne a tentar, fino in mia stanza,
1385l’eccidio mio? La sola idea, ch’ei n’ebbe,
 lieve colpa a te sembra? A tali eccessi
 pena s’indugierà, per dar poi tempo
 che a maturezza iniquità li tragga?
 Eh! Punir lui mi è forza
1390o lasciar l’esser re.
 FABBRICIO
                                    Da l’altrui rabbia
 pur tua vita e’ difese.
 PIRRO
 Per privarmene ei stesso.
 Ei nol seppe negar né Sestia il tacque.
 FABBRICIO
 E ben. Soffra il supplicio
1395del mal ch’ei non ti fece;
 e del ben, che ti fece, obblio ti prenda.
 Ah! Pirro, se in Volusio
 non trovassi il rival...
 PIRRO
                                         Basta. T’intendo.
 Il geloso amor mio fa che in Volusio
1400il nemico mi finga e l’assassino.
 Ricadrà in mia vergogna
 la già data sentenza. Orsù, da questa
 macchia il mio onor si terga.
 Si laceri il reo foglio; e tu, che solo (Straccia la sentenza)
1405la grand’alma spogliar puoi d’ogni affetto,
 giudica tu Volusio. Io tel rimetto.
 FABBRICIO
 Io giudice di lui?
 PIRRO
                                  Sì. Tu di Pirro
 sostien le veci. Di un roman sul fato,
 un romano decida.
1410Ma in giudicando rammentar ti dei
 che il re di Epiro e non Fabbricio or sei.