Caio Fabbricio, Venezia, Marciana, autografo

 SCENA XVI
 
 PIRRO e CINEA, seguito di capitani e di soldati macedoni, eccetera
 
 PIRRO
 Degno il trovò di morte?
 CINEA
 La sentenza è già data.
 PIRRO
                                            E nulla il mosse
 la sua amistà? Nulla di Sestia il pianto?
 CINEA
1560Pregio è d’alma romana a l’equitade
 sacrificar figli, congiunti, amici.
 PIRRO
 Come? In Fabbricio il fier decreto è giusto?
 Ed ingiusto era in Pirro. Ei di un giudicio
 mi accusa ch’ora è ’l suo?
 Non l’intendo, o Cinea.
 CINEA
                                             V’è gran divario,
1565sire, tra ’l dar consiglio e ’l porlo in opra.
 Spesso s’insinua come onesto e retto
 ciò che in sé si conosce iniquo e torto.
 Facile è l’altrui gloria nel proprio affetto...
 PIRRO
 FabbricioTaci; e lui vedi in suo pensier raccolto.
 CINEA
 Del tranquillo suo cor fa fede merto fede il volto.