Caio Fabbricio, Venezia, Marciana, autografo

 SCENA III
 
 PIRRO e poi CINEA
 
 PIRRO
 E fuggirmi poté? Poté tradirmi?
 Ah! Tue perdansi invano l’iniqua?... A che qui perdo
 i rimproveri e l’ire? Olà, custodi,
1140dietro l’indegna coppia...
 CINEA
                                                Il tuo prevenni
 regio voler. Per ogni parte intorno
 scorron legni e soldati...
 PIRRO
 Ah! Cinea, tal perfidia
 creduta avresti? I doni miei l’ingrata
1145in mio danno ha rivolti. Ella è fuggita.
 CINEA
 La figlia accusi e non condanni il padre?
 PIRRO
 Come?
 CINEA
                 Anch’egli a gran passi
 va su l’orme di lei.
 PIRRO
                                     Fabbricio ancora?
 Or va’. Fuggir? Perché? Qui nol rendean sicuro
1150la ragion de le genti? Il grado? E Pirro?
 Or va’; mi ostenta la virtù romana.
 Volusio ordisce inganni,
 Sestia manca a la fede
 e Fabbricio a sé stesso, a Roma, a Pirro.