Caio Fabbricio, Venezia, Marciana, autografo

 SCENA PRIMA
 
 TURIO e BIRCENNA
 
 TURIO
 Da la fuga di Sestia e del suo amante
 tolta è a Pirro ogni spene
1055de l’ingiusto suo amor.
 BIRCENNA
                                            Parmi di udirne
 i fremiti e le accuse.
 TURIO
 Egli Pirro n’è ignaro; e a tutti,
 fuorché al padre di Sestia,
 che così volle, il tacqui.
 BIRCENNA
                                            Ei Ei che ne disse? Dubbiosa
 TURIO
1060Parve turbarsi; mi lasciò; ma forse
 n’era lieto in suo cor.
 BIRCENNA
                                         Quanto ti deggio!
 TURIO
 L’onor di sì bell’opra
 tutta di Turio sia l’alta mercede.
 BIRCENNA
 Basta sì poco a lui? Non sì modesto
1065poc’anzi era il suo affetto.
 TURIO
 I voli de l’amor frena il rispetto.
 BIRCENNA
 Non mi creder sì ingrata.
 Amor vuoi da Glaucilla? Amor ne avrai.
 TURIO
 Eh! Tanto ben per Turio
1070non è. Per meritarti
 fora a pena bastante
 l’offerta di più regni; ed il mio amore
 a poterti offerir non ha che un core.
 BIRCENNA
 Che dir vorrestiai?
 TURIO
                                      Ciò che ne dicon tutti.
1075Gli audaci voti omai correggo e meglio
 comincio ad onorar la mia regina.
 BIRCENNA
 Tal sono, è vero. A la tua fede, o Turio,
 il negarmi qual son farebbe oltraggio.
 TURIO
 Ma troppo intanto divampar la fiamma
1080fer le dolci speranze, or sì infelici.
 BIRCENNA
 Sia in conforto al tuo duol che avrai costante
 il favor di Bircenna e di Glaucilla
 l’imeneo...
 TURIO
                       Di Glaucilla?
 BIRCENNA
 Sì, tra le ancelle mie la più diletta.
1085Beltà le ride in volto; e se ampia dote
 chiedi o se nobil cuna,
 essa l’ha da retaggio e da fortuna.
 TURIO
 
    Sarà vezzosa e bella,
 mille avrà pregi e mille;
1090ma non sarà mai quella,
 quella che tanto amai.
 
    Voi chiome e voi pupille,
 d’amor facella e rete,
 sole ostentar potete
1095a imprigionarmi i lacci,
 a incenerirmi i rai.