Caio Fabbricio, Venezia, Marciana, autografo

 SCENA XI
 
 TURIO e BIRCENNA in lontano e i suddetti
 
 TURIO
 Eccoti il [illeggibile] suo uccisore. (A Bircenna in lontano)
 BIRCENNA
                                                                Ma Il cenno attenda. (A Turio. Turio e ’l soldato passano all’opposto viale, ponendosi quivi in agguato. Bircenna si va avanzando verso Pirro)
 PIRRO
 Rispondi or [illeggibile] Or rispondi ma, Sestia,
 non mi oppor roman fasto e leggi austere.
 BIRCENNA
 SESTIA
935Ti opporrò quella fede
 che a Bircenna giurasti.
 PIRRO
 Eh! Pensier non ti prenda
 d’un già sciolto imeneo. Vanti alta stirpe,
 che mi cal di Bircenna regal sangue, alma invitta, io non la curo.
940Ella torni al suo Illirio. Ella...
 BIRCENNA
                                                      Ella Sì, Pirro,
 ella vi tornerà.
 PIRRO
                              Che? Non partisti?
 BIRCENNA
 Ma di quel che ti pensi,
 forse vi tornerà meno infelice.
 Deh! Prendati, o signor, di te pietade,
945se non di lei. Glaucilla
 ten prega e qual ti parli
 la vergine real, da me l’ascolta...
 PIRRO
 Vane foran le accuse.
 Risparmiarle già puoi. Nozze fra l’armi
950stabilite era lieve
 che discordia sciogliesse.
 Non si ostini Bircenna
 in un’idea d’orgoglio
 più che d’amor. Per Pirro
955abbia sprezzo, abbia obblio.
 Cangi anch’ella il suo core e imiti il mio.
 VOLUSIO
 Colà tendonsi insidie.
 Che fia? (Riguardando da [illeggibile] verso l’opposto viale)
 BIRCENNA
                    Più che del dovere
 feci, o Pirro, per te. Rimanti pure
960con la tua Sestia. A lei
 corrono i voti tuoi, vanno i tuoi sguardi.
 Nulla di me ti cal, nulla di quella
 per cui prego e minaccio. Addio. Al tuo fato,
 perfido, t’abbandono poiché ’l vuoi, t’abbandono.
965Fra poco, o re, meglio saprai qual sono.
 
   No, che de’ tuoi spergiuri, (A Pirro)
 perfido, non godrai.
 Né tu ’l diletto avrai, (A Sestia)
 che un re ti sia fedel.
 
970   Ne l’ire mie pur sento (A Pirro)
 qualche pietà per te. (Affettuosa)
 Rendi a chi dei la fé.
 Ma tu mi vuoi crudel. (Fiera)
 
 PIRRO
 Che impertinenza! Che orgoglio!
 PIRRO
 Che superbia di donna!
 BIRCENNA
975Olà. Morte a l’iniquo.
 VOLUSIO
                                          Io lo difendo. (Bircenna nell’atto di partire dà il cenno al soldato di vibrare il colpo. Questi ubbidisce. Volusio, che vi sta attento, vi oppone a tempo lo scudo e salva Pirro)
 SESTIA
 Guardati.
 PIRRO
                     Quali insidie!
 BIRCENNA
 Avversi numi! Pirro,
 non sempre al fianco il difensore avrai. (Parte)
 VOLUSIO
 Pirro, a ucciderti venni e ti salvai. (Parte)