Mitridate, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA V
 
 LADICE, APAMEA e DORILAO
 
 LADICE
 Apamea, se non lieta,
 vendicata sarai.
 APAMEA
780E in esser vendicata
 sarò allora io più lieta?
 LADICE
 Che? Dopo tante ancora ingiurie ed onte
 ameresti l’indegno?
 Vile che sei. Rendigli sprezzo e sdegno.
 
785   Ricordati qual sei;
 e pensa qual son io.
 
    I torti tuoi son miei.
 Se col tuo cor non puoi, l’odia col mio.