Mitridate, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA III
 
 GORDIO fra i due legati, con seguito di armeni, e i suddetti
 
 GORDIO
715Piaceti, eccelso re, ch’alto si legga,
 pria che si giuri, il vicendevol patto?
 MITRIDATE
 Piacemi.
 GORDIO
                    E che presenti i patri numi,
 l’odan Pontici e Armeni?
 MITRIDATE
 Piacemi. (Gordio spiega e legge il patto dell’alleanza)
 GORDIO
                     «Regio patto.
720Tra i due d’Armenia e Ponto alti monarchi
 sia ferma pace e stabil lega. Entrambi
 movan per ogni lato, a un tempo istesso,
 contra il popol roman schiere e navigli.
 L’un senza l’altro non deponga l’armi
725né dia mai pace. Erede a Mitridate
 sia il principe Farnace; e la reale
 di Tigrane germana a lui sia sposa.
 Sculto in bronzo il decreto eterno passi
 ai secoli venturi.
730Il giuri Mitridate;
 e per Tigrane Eumaco e Arasse il giuri». (Mitridate, accostandosi all’ara, rivoltasi verso il simulacro di Ercole)
 MITRIDATE
 Prole immortal di Giove, invitto Alcide, (Con instrumenti)
 giura a te Mitridate;
 e su questa, a cui stendo
735riverente la destra, ara sacrata,
 giura il patto osservar. Se fia ch’io manchi,
 questa fiamma immortal sovra il mio capo
 divampi e lo divori;
 e alle ceneri mie, del monumento
740l’onor sia tolto e le disperda il vento.
 GORDIO
 Arco e stral mi si rechi; e voi su l’ara (Vien recato a Gordio un arco armato di freccia e, intanto ch’esso per Tigrane fa il giuramento avanti la statua di Apollo, i due legati armeni si accostano all’ara e vi pongon sopra la mano)
 la man ponete, Eumaco e Arasse.
                                                              O vita (Con instrumenti)
 del mondo, o re del giorno, o biondo Apollo,
 su l’arco teso eccoti il ferro alato, (Mette la freccia su l’arco e poi la scocca in aria)
745eccol volar stridendo
 e fender l’aure vane. Or se la fede,
 che a te sincera in nome
 giurasi di Tigrane, ei venga meno,
 fa’ sì, che il letal ferro
750su lui ricada e gli trafigga il seno.
 LADICE
 Ancor tarda Farnace...
 MITRIDATE
 Verrà. Lo attenderemo
 nel tempio.
 APAMEA
                        (Io non ho pace). (Incamminandosi tutti per entrare nel tempio, si arrestano in vedendo Dorilao frettoloso che verso loro sen viene colla spada in mano)