Gl’inganni felici, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA VIII
 
 ALCESTE e BRENNO
 
 ALCESTE
 Se sperar tu non vuoi, che far degg’io?
 BRENNO
 Che fai? Che pensi, Alceste?
 ALCESTE
 Quanto son le mie piaghe
 delle tue più profonde!
 BRENNO
200(Oppresso è dal dolor; non mi risponde).
 ALCESTE
 Han vicino il sollevo i tuoi tormenti;
 lo disperano i miei.
 BRENNO
 Consolarti vogl’io.
 ALCESTE
                                    Qui sei?
 BRENNO
                                                      Pur senti.
 Se ti duol che Agarista
205ad altro oggetto abbia il pensier rivolto,
 non è per te la sorte; il posto è tolto. (Si parte)
 ALCESTE
 
    Talor dico al crudo fato:
 «Dunque ognor mi dolerò?»
 
    Allor sento il nume alato
210che risponde: «Io solo il so».