Mitridate, Vienna, van Ghelen, 1728

 SCENA III
 
 MITRIDATE e FARNACE
 
 MITRIDATE
 Figlio, a sì bei sponsali,
 quando ancor non vi fosse
 la ragion di due regni e ’l mio volere,
450pieghevole dovria renderti amore
 che tanti a te presenta
 ne la bella Apamea d’aspetto e d’alma
 ricchi tesori. Io ti credea più attento
 al tuo ossequio e al tuo bene; e sento pena
455ch’io t’abbia a comandar d’esser felice.
 FARNACE
 Sire, il dirò, da la bontà d’un padre
 io più mi promettea. Quel mio sincero
 priego a lasciarmi in libertà gli affetti...
 MITRIDATE
 Cotesta libertà non ha chi è figlio
460di re. L’alme volgari
 si scielgono gli oggetti
 e consultan gli affetti.
 De la nostra grandezza
 noi siam sudditi e schiavi; e la severa
465politica del trono
 passa anche al regio talamo e v’impera.
 FARNACE
 Le sue massime ha ’l regno aspre ed inique;
 e ha le sue la natura
 più soavi e più giuste...
 MITRIDATE
470E di natura non è legge ancora
 che si ubbidisca al genitor?
 FARNACE
                                                    S’ei cose
 n’esigga oneste.
 MITRIDATE
                                Iniqua cosa io forse
 chieggo nel nodo illustre?
 FARNACE
 Apamea, lo confesso,
475è un’amabile sposa.
 Ma nel fondo del cor sta quell’arcano,
 per cui m’è tolto d’accettarla. Il cielo
 non mi fece per lei.
 MITRIDATE
                                      Per lei ti sceglie
 Mitridate; e l’insana
480protervia tua non farà mai ch’io manchi
 di fede e ch’io tradisca
 le speranze de l’Asia.
 FARNACE
 Dal forte cor non misurar gli eventi
 d’una guerra fatal. Pesane i rischi.
485La Cappadocia, la Bitinia ed altri
 regni già tuoi Roma ti tolse. Il Ponto,
 già tuo retaggio avito, ora è suo dono.
 MITRIDATE
 Temerario! Suo dono?
 Non son più re? Schiavo di Roma io sono?
490Perfido. Ecco il tuo arcano,
 Farnace ha cor romano.
 FARNACE
 L’ho qual convien di Mitridate al figlio.
 Or parla il zelo; e a l’uopo
 parlerà il braccio. Alor fin dentro a Roma
495porterò, se il vorrai, le stragi e ’l foco.
 MITRIDATE
 Io, Farnace, a tant’opra
 disporrò i mezzi. Or tu consenti al nodo.
 FARNACE
 Questo...
 MITRIDATE
                    Più non opporti.
 FARNACE
                                                    Ah! S’ami un figlio...
 MITRIDATE
 S’io men t’amassi, non avrei, Farnace,
500sofferto tanto.
 FARNACE
                             Assolvi
 da sì crudel necessità...
 MITRIDATE
                                             Ad un’ira,
 funesta al sangue mio, risparmia un cenno.
 FARNACE
 Quel dovere...
 MITRIDATE
                             Ubbidisci... (Farnace vuol replicare e Mitridate nol lascia)
 Non più.
 FARNACE
                    (Che pena! Oh! Se non fosse Aristia).