Ornospade, Venezia, Pasquali, 1744

 LICENZA
 
1375Se sono i piacer veri
 quei che dona virtù, te fan beato,
 augusto ottimo Carlo,
 non gli ampi regni, ereditati o vinti.
 Sovra mondo maggior stendean lo scettro
1380i Claudi ed i Neroni.
 Non copia d’oro e non le tante in guerra
 tue invincibili schiere.
 Ricco più n’era Mida e più grande ombra
 di Cambise spandean l’aste e i vessilli.
1385Che dunque? Il tuo gran bene
 vien dal tuo cor, ne’ lieti eventi umile,
 invitto ne’ sinistri.
 Vien dall’alta tua mente
 che nel render ragion l’opre riguarda,
1390non le persone, e in giudicar si regge
 col ver, non coll’affetto.
 Onde sotto il tuo impero
 non la frode ha poter, non l’innocenza
 timore; e se livor pur osa o tenta,
1395vergogna il segue e pena lo sgomenta.
 
    Tal regnando, augusto Carlo,
 dir non so se fai beato
 più il tuo impero o più te stesso.
 
    Ma del popolo vassallo
1400tutto il gaudio in te si accoglie,
 qual de’ rai, che per cristallo
 spanda il sol, n’è centro anch’esso.