Ornospade, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA VII
 
 ORNOSPADE
 
 ORNOSPADE
 Vi son altre per me calunnie e pene?
 Su, togliamci a ogni sguardo,
 fuggiam l’infausta luce;
 e se possibil fia, fuggiam noi stessi.
1030Tarderà poco morte
 a chiuderne sotterra.
 Da un mostro di miserie
 laccio, ferro o dolor purghi la terra.
 
    Al re son nimico,
1035spergiuro all’amante,
 ingrato all’amico;
 per me spenta è fede,
 amore e amistà.
 
    Si mora. Si mora.
1040Per me spenta ancora
 sia speme e pietà.