Ornospade, Vienna, van Ghelen, 1727

 SCENA XII
 
 ARTABANO e MITRIDATE
 
 ARTABANO
 Ire di re, vi applaudo. È dato il cenno.
 Roma ne tremi e sbigottir le sue
1175mal fondate speranze
 faccia un sol colpo; e l’amor mio n’esulti. (In atto di partire)
 MITRIDATE
 Ove, o signor? Col non veder Metello
 un gran ben ti ritardi.
 ARTABANO
 Per poco attenda; e poi mi vegga e parli
1180ma presente Anileo.
 MITRIDATE
 Vieni del più leale
 suddito a udir...
 ARTABANO
                                Le trame scellerate
 ma, grazie al ciel, già dissipate e rotte.
 MITRIDATE
 E se fosse opra sua la stabil pace
1185con cesare e con Roma?
 ARTABANO
 Roma vuol guerra e l’abbia. A provar quanto
 pesi il partico braccio,
 venga il cesare suo. Vengano i figli
 di Fraate anche seco.
1190Non troveran sì mal difeso il trono
 che, fatto mia conquista,
 non è più lor retaggio.
 Vinceralli Artabano
 anche senza Ornospade;
1195ma senza lui, lor primo appoggio e spene,
 che potrann’essi?
 MITRIDATE
                                   Ah! Qual t’ingombra errore?...
 ARTABANO
 Non erro, no; so la dimora in Roma
 de l’esule e le insidie. A questo ei venne.
 MITRIDATE
 Cada, o mio re, s’io mento,
1200sotto acciar di carnefice il mio capo.
 Servì a l’esule, è ver, Roma di asilo;
 ma non mai più d’alor ti fu fedele.
 ARTABANO
 Oh! Chi osò da vicino
 con Palmide ingannar...
 MITRIDATE
                                              Nol fece, o sire;
1205e Palmide lo sa...
 ARTABANO
                                  Questo anche nieghi?
 Forse Nisea non fu presente? O forse
 nol disse a me?
 MITRIDATE
                               Le sue ragioni ell’ebbe.
 Già n’è pentita.
 ARTABANO
                                In quale
 labirinto m’hai posto! O tu m’inganni
1210o Anileo fu bugiardo.
 MITRIDATE
                                         Assicurarti
 puoi, se ascolti Metello e se Nisea.
 ARTABANO
 Seguimi. O di chi regna
 fatal condizion! che error fuggendo,
 a discerner non giunge il ver dal falso
1215e crede poi, quasi abbia agli occhi un velo,
 la fede inganno e la perfidia zelo.
 
    Siam qual legno in fra più venti
 che non sa cui dar le vele
 per trovar l’amico porto.
 
1220   Qua e là gira e poi quel segue
 che più avverso e più infedele
 su le arene il lascia assorto.