Ornospade, Vienna, van Ghelen, 1727

 SCENA V
 
 ORNOSPADE, PALMIDE e MITRIDATE
 
 ORNOSPADE
 Palmide, il cui bel nome
935pietà volle e rispetto
 ch’io tacessi a Nisea, se mai... Che veggio?...
 Palmide... Mitridate...
 Voi qui?... Per qual mia sorte?...
 A qual primo di voi?...
 MITRIDATE
                                            Quanto è confuso!
 PALMIDE
940A qual primo di noi? Pensa, o meschino,
 qual di noi più tradisti. A lui ti volgi
 o a lui primo t’invola.
 Perfido. Ingannator. Deh! Mitridate,
 comincia. Io nol saprei, sì l’ira affoga
945l’un ne l’altro i rimproveri.
 ORNOSPADE
                                                   Che feci?
 MITRIDATE
 Che facesti?...
 PALMIDE
                             No. Il primo (A Mitridate)
 sfogo a me lascia. La più offesa io sono,
 perché fui la più amante.
 ORNOSPADE
 Se il cederti a un regnante...
 PALMIDE
                                                      Era cotesta
950per te la minor colpa. A ciò costretto
 ti vedea dalla forza
 e pietà te ne avea. Ma chi ti astrinse
 per un’altra a ingannarmi?
 ORNOSPADE
 Io?
 PALMIDE
          Tu. Lo nieghi ancor? Via, tu pur rompi (A Mitridate)
955il troppo omai lungo silenzio e alquanto
 dal grave affanno respirar mi lascia.
 ORNOSPADE
 Mitridate, più giusto
 ti spero.
 MITRIDATE
                   E con qual merto?
 PALMIDE
 Con quel de l’amistà da lui, non meno (A Mitridate)
960che l’amor mio, tradita.
 Parlo per te; parlo per me; comuni
 sono a me le tue offese, a te le mie;
 e per le stesse vie
 ei ne spinse nel cor la piaga acerba
965che sì ne punge. Forse
 ne mostrò un dolor lieve? Una discolpa
 ne mendicò ?
 ORNOSPADE
                            Ma se respir non lasci...
 PALMIDE
 Né ascoltar né mirarti
 vo’ più. (In atto di partire)
 ORNOSPADE
                  Tal da me parti?
 PALMIDE
970Per sempre.
 ORNOSPADE
                          Hai forse orrore
 di sentirmi innocente?
 PALMIDE
 L’ho di soffrirti reo.
 ORNOSPADE
                                       Me in sì angoscioso
 stato fuggir?
 PALMIDE
                          Fuggito,
 oh! ti avessi anche sempre in mio riposo.
 
975   Oh! Non ti avessi mai
 inteso né veduto
 per pace del mio cor.
 
    Misera! Qual l’amai!
 E quanto mi fidai
980del labbro traditor!