Ornospade, Vienna, van Ghelen, 1727

 SCENA XI
 
 ORNOSPADE
 
 ORNOSPADE
 Ubbidirò? Che dissi? O ubbidienza
 funesta! Oh rea promessa! Io potrò dunque,
 per servire al mio re, tradir chi adoro?
 Fatale estremità, dove ugualmente
595trovo obbrobrio ove vo, pena onde parto.
 O Palmide! O Artabano!
 A chi serbo la fede? A chi la tolgo?
 Chi di voi me ne assolve?
 Perdonami, o mia cara. È forza alfine
600che in contrasto sì fier ceda al più giusto
 il più tenero affetto,
 ch’io non t’invidi un bene
 da fortuna concesso
 e che, in pegno di fede,
605al re sveni il mio amore e a te me stesso.
 
    Ti cedo al mio regnante.
 Non dirmi iniquo amante.
 Compiangi l’amor mio.
 Discolpa il mio dover.
 
610   Naufrago in mare infido,
 non ho per trarmi al lido
 né forza né voler.