Nell’atto primo: veduta di città con porta chiusa e con mura e torri, ingombrate nell’alto da soldati, campagna piena di cadaveri e di macchine rovesciate, alloggiamenti in lontano, sol che tramonta; campo de’ Parti illuminato di notte.
Nell’atto secondo: camera con poggiuolo nella facciata; giardino.
Nell’atto terzo: atrio di prigioni con sotterranea; antisala; atrio con la statua di Nemesi che poi dà luogo alla veduta di altra scena magnifica.
Le scene furono rara invenzione del signor Giuseppe Galli Bibiena, primo ingegnere teatrale e architetto di sua maestà cesarea e cattolica, e del signor Antonio, suo fratello, secondo ingegnere teatrale di sua maestà cesarea e cattolica.