Ornospade, Venezia, Marciana, autografo

 SCENA XII
 
 ARTABANO, poi MITRIDATE
 
 ARTABANO
 Ire di re, vi applaudo. È dato il cenno.
1130Roma ne tremi e sbigottir le sue
 mal fondate speranze
 faccia un sol colpo; e l’amor mio n’esulti. (In atto di partire)
 MITRIDATE
 Ove, o signor? Col non veder Metello,
 un gran ben ti ritardi.
 ARTABANO
1135Per poco attenda; e poi mi vegga e parli
 ma presente Anileo.
 MITRIDATE
 Vieni del più leale
 suddito a udir...
 ARTABANO
                                Le trame scellerate
 ma, grazie al ciel, già dissipate e rotte.
 MITRIDATE
1140E se fosse opra sua la stabil pace
 con cesare e con Roma?
 ARTABANO
 Roma vuol guerra e l’abbia. A provar quanto
 pesi il partico braccio,
 venga il cesare suo. Vengano i figli
1145di Fraate anche seco.
 Non troveran sì mal difeso il trono
 che, fatto mia conquista,
 non è più lor retaggio.
 Vinceralli Artabano
1150anche senza Ornospade;
 ma senza lui, lor primo appoggio e spene,
 che potrann’essi?
 MITRIDATE
                                   Ah! Qual t’ingombra errore?...
 ARTABANO
 Non erro, no; so la dimora in Roma
 de l’esule e le insidie. A questo ei venne.
 MITRIDATE
1155Cada, o mio re, s’io mento,
 sotto acciar di carnefice il mio capo.
 Servì a l’esule, è ver, Roma di asilo;
 ma non mai più d’alor ti fu fedele.
 ARTABANO
 Oh! Chi osò da vicino
1160con Palmide ingannar...
 MITRIDATE
                                              Nol fece, o sire;
 e Palmide lo sa...
 ARTABANO
                                  Questo anche nieghi?
 Forse Nisea non fu presente? O forse
 nol disse a me?
 MITRIDATE
                               Le sue ragioni ell’ebbe.
 Già n’è pentita.
 ARTABANO
                                In quale
1165labirinto m’hai posto! O tu m’inganni
 o Anileo fu bugiardo.
 MITRIDATE
                                         Assicurarti
 puoi, se ascolti Metello e se Nisea.
 ARTABANO
 Seguimi. O di chi regna
 fatal condizion! che error fuggendo,
1170a discerner non giugne il ver dal falso
 e crede poi, quasi abbia agli occhi un velo,
 la fede inganno e la perfidia zelo.
 
    Siam qual legno in fra più venti
 che non sa cui dar le vele
1175per trovar l’amico porto.
 
    Qua e là gira e poi quel segue
 che più avverso e più infedele
 tra più venti su le arene il lascia assorto.