Don Chisciotte in corte della duchessa (Pasquini), Venezia, Pasquali, 1744
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Copia
SCENA VI
ALTISIDORA
ALTISIDORA
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Da sì austera virtù tuo cor dissente,
barbaro, e tu mi sdegni.
Crudele iniquo amor, perché non torni
a questo cor la libertà primiera?
Che tirannia di nume!
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Odio mortal m’ispira
per chi per me sospira;
per chi mi sprezza poi,
questo crudel mi dona
tutti gl’incendi suoi;
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e l’alma oppressa e in tanto foco accesa
l’antica pace di trovar dispera.
Crudele iniquo amor, perché non torni
a questo cor la libertà primiera?
Quel cor, che non vogl’io,
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presso al mio cor si fa;
quel che piacer mi dà
fugge lontan da me.
L’onda così del rio
dietro a un’altr’onda va
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e ognor fuggendo sta
l’onda che ha dietro a sé.