Ornospade, Venezia, Marciana, autografo

 SCENA VI
 
 ORNOSPADE e MITRIDATE
 
 ORNOSPADE
 Qual cangiamento! E di che mai mi accusa
 Palmide? A che mi fugge? O dei! Tu taci;
 e tu mi fuggi ancora,
940tu, cui tanto degg’io, tu fido amico...
 MITRIDATE
 Purtroppo il fui. Te da l’esiglio accolsi.
 Per te al re i preghi miei, per te i miei voti
 Per te discolpe al re sdegnato e quasi cercai placarti il re sdegnato e quasi
 porsi; e quasi ne giunsi. Per te
 a meritar per te ne giunsi l’ire e i gastighi.
 Per te al re pregai; per te mi esposi; e quasi
 cercai placarti il re sdegnato e quasi
 a meritar ne giunsi ire e gastighi dal re mi provocai sdegni sdegni e gastighi.
 E tu in mercé volermi
945il più misero amante? Ed insidiarmi
 quella del cor metà che tua non era?
 O infelice amistade!
 ORNOSPADE
 Mitridate, già intendo.
 Ingiusta gelosia la tua mi toglie
950stima e l’amor di Palmide; ma ’l giuro,
 sono innocente.
 MITRIDATE
                                Oh ’l fossi!
 Ma Nisea nol dirà; né questi sassi
 ebber ombra bastante a ben celarti.
 ORNOSPADE
 È ver; qui la vid’io.
 MITRIDATE
955Sedotta dal tuo amore.
 ORNOSPADE
 Palmide è l’amor mio.
 MITRIDATE
 E a che venne Nisea? Parla.
 ORNOSPADE
                                                     Non posso.
 MITRIDATE
 Vedi se infido sei.
 ORNOSPADE
                                    Non lo diresti,
 se intender tu potessi il mio tacere.
 MITRIDATE
960La tua amante cedesti.
 ORNOSPADE
 Costretto dal dovere.
 MITRIDATE
                                         O da la spene
 di rapirmi la mia.
 ORNOSPADE
 Error di gelosia.
 MITRIDATE
 Ma Nisea qui a te venne amante o amica?
 ORNOSPADE
965Ornospade non può. Nisea tel dica.
 MITRIDATE
 A lei dunque si vada e ’l ver si scopra.
 ORNOSPADE
 No. In trovarmi innocente avresti pena.
 MITRIDATE
 Vuoi che reo ti crediam Palmide ed io?
 ORNOSPADE
 Vuol cosi, finch’io viva, il destin mio.
 MITRIDATE
970Ma qual nuovo furor qui ti condanna?
 ORNOSPADE
 Un comando che è giusto in re ingannato.
 MITRIDATE
 Fa’ ch’io l’intenda Donde l’inganno suo? Fa’ che l’intenda ancor possa Dillo, ond’io possa,
 onde anche in onore al mio crudel sospetto
 possa, qual sempre benché sì offeso, opra prestarti amica.
 ORNOSPADE
 Ornospade nol può. Nisea tel dica.
 MITRIDATE
 
975   Dubbie voci. Oscuri sensi.
 Non t’intendo. M’ingannasti
 e ingannarmi ancor ti pensi
 con l’accorto favellar.
 
    Mal rispondi. Ti confondi.
980Parla ardito chi è innocente.
 Tu ’l vorresti e nol sai far.