Imeneo, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA VI
 
 EUMOLPO e ARCESILAO svenuto
 
 EUMOLPO
 Della vicina fonte
1005gli si spruzzi la fronte. Umani affetti,
 quanto tiranneggiate i nostri petti.
 
    Tante il mar non ha tempeste,
 nubi il cielo, fere il bosco,
 sì spietate, sì funeste,
1010quanti l’uom mostri e tiranni.
 
    Non può età, non senno ed arte
 sì tenerli in freno e in calma
 che non portino nell’alma
 crudi stracci e duri affanni.