Faramondo, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA IX
 
 FARAMONDO e TEOBALDO
 
 FARAMONDO
 A me viene Teobaldo.
 TEOBALDO
                                          Al re de’ Franchi,
1375quella, che gli desia
 Gustavo il re de’ Cimbri,
 pace e salute in questo foglio invia.
 FARAMONDO (Legge)
 «Faramondo, a più vite
 funesta è la tua fuga.
1380Ho Clotilde in tua vece, ho Childerico,
 Adolfo e Rosimonda,
 per sangue, o per amor vite a te care.
 Pria che il giorno tramonti,
 se non riedi a’ tuoi ceppi, esse cadranno».
1385Nimico ingiusto e genitor tiranno.
 «Voglio il loro o il tuo sangue. Uno di questi
 colpi è da farsi, o tu sia vile o forte.
 Così giura Gustavo,
 tuo nimico crudel sino alla morte».
 TEOBALDO
1390Che risolvi?
 FARAMONDO
                         Ritorna
 al tuo signor crudel, mostro, non padre.
 Verrò, digli, verrò ma qual io devo
 e qual ei non mi attende.
 TEOBALDO
 Vien pur a tuo piacer. Da pochi istanti
1395o l’altrui morte o il tuo destin dipende.