Imeneo, Vienna, van Ghelen, 1727

 DORISBE, ERASTO, ODRISIO, RODASPE ed altri traci prigioni. Coro di ninfe, coro di pastori con le spoglie del tempio, e detti
 
 ERASTO
 Qui dirai tue ragioni. (Ad Odrisio)
                                           In quell’Odrisio,
1215cui prestasti favor, ravvisa, Eumolpo,
 ove un impeto guidi
 di strabocchevol ira.
 ARCESILAO
 Che miro? O dei propizi! A me quegli occhi
 superbi, Odrisio. A me, Rodaspe, i tuoi.
 ODRISIO
1220(E questo ancor?)
 RODASPE
                                    (Qual voce! Qual sembianza!)
 ARCESILAO
 Tu a me già sì fedel?...
 RODASPE
                                            Sì, ch’egli è desso.
 Ah! Mio buon re, Magnete,
 sempre t’ebbi nel core; e se mi scorgi
 d’Odrisio al fianco, il son costretto. E ch’altro
1225far da noi si potea? Forza ne oppresse.
 Ma i tuoi tessali alfine han scosso il giogo;
 colà regna il tuo nome
 e qui dal mio primiero
 omaggio a te cominci un nuovo impero,
 ARCESILAO
1230Lieto lo accolgo... Or che dirai?... (Ad Eumolpo)
 EUMOLPO
                                                              Che a torto
 già sospettai, che in te Magnete onoro
 e che nel figlio tuo lo sposo abbraccio
 di Alisa. Era ne’ fati il lor bel nodo.
 IMENEO
 Sol chi quant’amo sa, sa quanto godo.
 DORISBE
1235Imeneo dunque è prence? (Addio, speranze).
 EUMOLPO
 Perché non parli? E fissa gli occhi a terra,
 perché, Alisa, sospiri?
 IMENEO
                                           Oh! Se mi amassi...
 ALISA
 Dorisbe... O dio!...
 DORISBE
                                    T’intendo. Odami Eumolpo
 ed Erasto e Imeneo. Non ha più Alisa
1240ragion sul core del suo amato amante.
 IMENEO
 Come?
 ERASTO
                 Perché?
 DORISBE
                                  Me lo ha ceduto. È vero? (Ad Alisa)
 ALISA
 Purtroppo.
 IMENEO
                       Ingiusta!...
 DORISBE
                                             In prezzo (Ad Imeneo)
 del viver tuo ch’io preservai da morte...
 ERASTO
 Abusandoti ingrata
1245de l’amor mio con un crudel comando.
 DORISBE
 Ma che due sì bell’alme
 sien misere per me? No, in Imeneo
 tu il pastor mi cedesti,
 non l’amante real; né questo al mio
1250stato umil si conviene. Io te lo rendo;
 e a la bella pietà tutta mi dono
 del fido Erasto e sua mercede io sono.
 ERASTO
 O cara!
 ALISA
                 O amica!
 IMENEO
                                    O generosa!
 ODRISIO
                                                            O solo
 me disperato!
 EUMOLPO
                             Odrisio, il duolo e l’onta,
1255che ti si legge in fronte,
 ne vendica abbastanza. Al re tuo padre
 torna libero in Tracia.
 Seguanti i tuoi. Solo amistà qui giura
 a noi tutti e a Magnete; e alfin conosci
1260che de l’opre malvage è ’l solo frutto
 vergogna, danno, pentimento e lutto.
 ODRISIO
 Ciò ch’io di me prometter possa in questo
 stordimento, ove posto
 m’ha la perfidia di crudel destino,
1265nol so. Ben farò, Eumolpo,
 quanto potrò per ben valermi un giorno
 de la mia libertà; ma Eleusi fia
 un fatal nome a la memoria mia.
 IMENEO, ALISA A DUE
 
    Qual piacer dopo aspre pene
1270sia abbracciar l’amato bene,
 or lo sanno i nostri cori.
 
 CORO
 
    Imeneo per lunga età
 fausto nome ognor sarà
 agli amanti ed agli amori.
 
 Ballo di nobili ateniesi che festeggiano le nozze di Alisa loro congiunta.
 
 Fine del dramma