Imeneo, Vienna, van Ghelen, 1727

 SCENA VI
 
 IMENEO
 
 IMENEO
 Che più resta a sperar, misero core?
 Se tutto mi tradisce,
635se Alisa mi vuol morto,
 il timor di morir perdasi ancora.
 Sappia pur la crudele
 il mio ardir, la mia colpa e poi si mora.
 
    Su le sponde di placido fiume
640anche augello di candide piume
 dolce canta, vicino a morir.
 
    Ed un’eco pietosa e dolente
 fin da tronchi e da rupi si sente
 al suo canto compagna languir.