I due dittatori, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA X
 
 MINUZIO, OSIDIO e soldati
 
 MINUZIO
 I suoi preghi ei mi porga; o il figlio mora.
 OSIDIO
 D’un padre dittator l’aspetto solo
1090non è prego per te che già ti vinca?
 MINUZIO
 Chi vuol grazie impetrar si umili e chiegga.
 OSIDIO
 Al suo grado sconviene un vil ricorso.
 MINUZIO
 E al mio un facil perdon. Vanne e l’incontra. (Osidio si parte)
 Al Senato si scriva. È buon consiglio (S’accolta al tavolino)
1095gli animi prevenir. Ne’ gravi casi
 le prime impressioni
 sono in noi quai nel cielo i primi raggi
 che dileguano l’ombre, aprendo il giorno. (Scrive ma stando in piedi)