I due dittatori, Venezia, Pasquali, 1744
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Copia
SCENA VIII
ARISBE
ARISBE
Colpì al segno lo stral. Gittati ho i semi
del civil odio. Vedrò in breve armarsi
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tribuni e dittatori.
Qual gloria per Arisbe!
E se dirlo a me lece,
forse Annibale ancor tanto non fece.
All’uomo il sapere,
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l’ardire, il potere
natura donò.
E a noi che lasciò?
Astuzia e beltà.
Ma il sesso più frale,
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a senno, a possanza,
sovrasta e prevale,
se d’armi sì forti
valer ben si sa.
Il fine dell’atto terzo