Semiramide in Ascalona, Vienna, van Ghelen, 1725

 SCENA VII
 
 SIMMANDIO
 
 SIMMANDIO
 Virtude o troppo austera
 che ripugni a grandezza!
285Grandezza o troppo altera
 che distruggi virtù. Ti lodo, o figlia,
 ma ti compiango ancor. Da’ tuoi natali
 destinata a regnar, perdi il diadema.
 Or viene i danni tuoi
290a riparar fortuna; e tu nol vuoi.
 
    Il bel volto e la grand’alma
 v’innamori, amiche stelle.
 
    Se nol fate,
 a virtute ed a beltate
295siete perfide e rubelle.
 
 Ballo di pastori, che escono dal piano, e di montanari che scendono dal colle.
 
 Fine dell’atto primo