Semiramide in Ascalona, Venezia, Marciana, parzialmente autografo

 SCENA VI
 
 NINO, BELESA e ARBACE
 
 NINO
530O ne le colpe o negli affetti o sempre
 Mennone fortunato!
 BELESA
 Al tuo dolor sì tosto
 non darti in preda.
 NINO
                                      Udisti pure, udisti.
 Mover pria spererò le rupi alpestri
535che il fiero cor.
 BELESA
                              Non tutte
 le vie son chiuse. Altra convien si dee tentarne
 per espugnarlo.
 NINO
                                E qual?
 ARBACE
                                                 (Forse in mio danno).
 BELESA
 Maturarne il consiglio a me conviene
 col principe de’ Medi.
 ARBACE
                                           (Ah! Nol diss’io?)
 NINO
540Attenderò, l’alma pascendo intanto
 di soavi speranze ingannatrici,
 sogni degl’infelici.
 
    A l’aprirsi il fatal vaso
 ogni bene se n’andò
545e sol spene a l’uom restò.
 
    Smunta, timida, meschina
 ama b il bene
 ma lontano; e quando il tiene,
 fugge e star con lui non può.