Faramondo, Venezia, Nicolini, 1699
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Copia
SCENA ULTIMA
ROSIMONDA e detti
GUSTAVO
Figlia, di Faramondo
1650
già deciso è ’l destin.
ROSIMONDA
Giurata avea
la sua morte il mio labbro.
Dovea compirsi il giuramento e tacqui.
Orch’ei morì ti chiedo,
padre, cader per quella mano istessa
1655
che lui trafisse; ah seco
fa’ che compagna io m’appresenti a Sveno.
GUSTAVO
Poiché brami la morte,
io ti guido a morir.
FARAMONDO
Ma in questo seno.
ROSIMONDA
O dei!
FARAMONDO
Sposa.
CHILDERICO
Germana.
ROSIMONDA
1660
Tu vivo e mio? Tu a me german? Quai beni
tutti ad un punto? Ed in me fede avranno?
CLOTILDE
Fu di tanto piacer fabbro un inganno.
ADOLFO
Tutto udrai.
GUSTAVO
Qui ti basti
saper che se’ felice. Or plauda ogn’alma
1665
a la virtù d’un core
che de l’odio trionfa e de l’amore.
(Scendono dalla machina i seguaci della virtù che accompagnano il canto del coro col ballo)
TUTTI
Bella virtù,
che rendi forte un cor,
d’odio e d’amor
1670
t’è gloria trionfar.
Anche al destin
fa forza il tuo poter;
ed al piacer
ti guida il tuo penar.
Fine del drama