Gianguir, Vienna, van Ghelen, 1724

 SCENA IX
 
 COSROVIO, GIANGUIR, JASINGO, capitani e soldati
 
 COSROVIO
1020Duci, stien sotto l’armi
 le schiere. Altre sul colle, altre nel piano
 seguan le note insegne;
 ed io vostro sarò compagno e duce.
 JASINGO
 Qui ’l re. (Andando a Cosrovio)
 COSROVIO
                     Dillo il tiranno.
1025Venga egli pur. Comincerò il mio regno.
 GIANGUIR
 Ma lo cominci, iniquo,
 da fellonia. Lubriche altezze ascendi,
 per finirle in ruine.
 Di te ho pietade e di cotesti ancora
1030che tu spingi a perir. Te alfin rimorda
 che tra i nomi, che han grido
 sol per la lor perfidia, il tuo si conti.
 Altri figli ha Gianguir. In altri imperi
 dà natura gli eredi.
1035Nel Mogol li fa il re. Miraca e regno
 non fien disgiunti. Ambi tuoi sieno od ambo
 avrà per pena tua figlio più degno.
 COSROVIO
 Non vedendo al tuo fianco i miei nemici,
 sultano, io mi credea
1040che a segnar qui venissi i giusti patti
 che mia bontà ti offerse.
 Ma superbia ti accieca; e a torto accusi
 di perfidia quell’armi
 che stringo in sostener trono che è mio.
1045Mio, sì. Quanto il tenesti,
 fu mio dono. Akebar lasciò, morendo,
 in Gianguir un ribello,
 in Cosrovio un erede. È ver, son figlio;
 ma ’l tuo esempio mi assolve; e tu dovevi,
1050padre miglior, non arrogarti altero
 fin sugli affetti miei forza ed impero.
 GIANGUIR
 Misero! Tu trasogni. Tu deliri.
 Son tuo padre e tuo re. Più ch’ira e fasto,
 so che un mal nato amor fa le tue colpe;
1055e farà i mali tuoi. Sappilo. Alinda
 arde per altri; e tu già oggetto a lei
 di sprezzo, or d’odio il sei.
 COSROVIO
 (Numi! Alinda è spergiura! E m’odia? E ’l credo?
 E lo credo a Gianguir?) No. Sempre tempo
1060v’è d’esser infelice.
 GIANGUIR
                                      E s’altri affetti
 ti giuri Alinda e ’l tuo dover t’imponga?
 COSROVIO
 Sdegnerò regno e vita e porrò l’armi.
 Ma a te, sultan, nol crederò giammai.
 GIANGUIR
 A te stesso ben tosto il crederai. (Gianguir va egli stesso ove i soldati han posto a terra il palanchino chiuso e fa uscirne Semira, con la quale parla in lontano)
 COSROVIO
1065(Sì infelice sarei?)
 JASINGO
                                     (Quanto il compiango!)
 COSROVIO
 Jasingo... Ah! Tu ’l sapevi. Io me ne avvidi.
 JASINGO
 Che dir posso, o signor? Virtù soccorra...
 COSROVIO
 (Donna sleal! Finger con reo consiglio
 il padre odiar, per più tradire il figlio!)