Gianguir, Vienna, van Ghelen, 1724

 SCENA IV
 
 GIANGUIR, ZAMA, ASAF e JASINGO
 
 ZAMA
 Piaccia agli dii che tu non abbia ancora
 a pentirti, o signor...
 GIANGUIR
                                        Che? Ad un sol braccio
930sta obbligata fortuna? O a me per tante
 prove e al Mogol già illustre, Asaf invitto,
 prendi. Tuo sia de l’armi il primo impero. (Porge il bastone ad Asaf che ginocchione il riceve)
 Plauda il campo a la scelta. Io sarò teco.
 ASAF
 Gli auspici accetto ed a’ tuoi piedi avvinto
935trarrotti il figlio.
 JASINGO
                                 (Or sì, Cosrovio, hai vinto).
 ZAMA
 Incerti sempre son de l’armi i casi.
 Tentisi tutto, anziché il ferro.
 GIANGUIR
                                                       O sempre
 saggia moglie e fedel. Jasingo al figlio
 ritorni e mi preceda. Io mi lusingo
940ancor del suo rimorso.